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Disturbi dell’udito e dell’equilibrio. A Roma il 1° Congresso nazionale dei Tecnici audiometristi

Si è svolto il 1° Congresso della Commissione di albo nazionale dei Tecnici audiometristi della FNO TSRM e PSTRP. Una giornata di studio e di lavoro che ha portato nella Capitale più di 250 professionisti sanitari da tutta Italia. 

«Il nostro impegno è garantire la qualità della vita delle persone con deficit dell’udito e del sistema dell’equilibrio. Disturbi che richiedono una valutazione accurata e personalizzata, nonché di un’assistenza continua e sofisticata» afferma Pietro Cino, Presidente della Commissione di albo nazionale dei Tecnici audiometristi.

La prima sessione si è aperta parlando di prevenzione, entro cui è stato sottolineato l’importanza cruciale degli screening uditivi, effettuati sia tra i neonati che nelle scuole. Particolare attenzione è stata riservata alla valutazione acustica degli ambienti di prova audiometrici, che ha suscitato grande interesse. Diverse le esperienze e buone pratiche che hanno messo in risalto la figura dei Tecnici audiometristi, nell’individuazione precoce dei disturbi uditivi nel periodo neonatale, evidenziando il ruolo vitale di questi professionisti sanitari nell’accuratezza dell’esecuzione dei test elettrofisiologici. Inoltre, è stata ribadita l’importanza di implementare su scala nazionale gli screening uditivi anche in età scolare per rilevare eventuali disturbi insorti durante questo delicato periodo della vita, in linea con le raccomandazioni dell’OMS e l’Obiettivo 3 dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite.

Durante la seconda parte dell’evento, si è fatto luce sul tema della sordità, problema sociale che colpisce diversi segmenti della popolazione . Solo il 25% di coloro che potrebbero sentire meglio fa uso di tecnologie assistive, nonostante la stragrande maggioranza di chi porta una protesi acustica (l’87%) dichiari migliorata la propria qualità di vita. Il tema della valutazione della sordità centrale, dunque, ha ribadito l’importanza cruciale del Tecnico audiometrista, il cui ruolo trascende la semplice analisi strumentale. Dalle relazioni si desume, infatti,  che questo professionista sanitario è essenziale in un team multidisciplinare, contribuendo attivamente alla riabilitazione uditiva e migliorando il benessere delle persone.  In maniera analoga, con l’avanzamento tecnologico degli impianti cocleari, il contributo del Tecnico audiometrista è ancora più significativo, in quanto partecipa a tutte le fasi del processo: dalla valutazione pre-impianto, all’assistenza intraoperatoria, fino all’attivazione, ma anche al mappaggio e monitoraggio post-operatorio. La riabilitazione tubarica e quella degli acufeni – trattate durante l’ultima sessione –  sono campi di grande interesse nel settore audiologico, con metodiche innovative che promettono miglioramenti significativi nella cura. Di fondamentale importanza il Tecnico audiometrista nella riabilitazione vestibolare che, avvalendosi di un approccio multidisciplinare, integra diverse competenze per affrontare le sfide di questa complessa condizione. Questi progressi rappresentano un passo avanti importante per la medicina riabilitativa, evidenziando l’importanza della ricerca continua e dell’aggiornamento professionale.

Dagli innumerevoli spunti forniti durante le relazioni emerge chiaramente come il Tecnico audiometrista risulta essere una professionista sanitario con una marcata propensione all’uso della tecnologia.

«Questo congresso – continua Cino – è stato un momento di crescita professionale e umana, e ha rappresentato uno stimolo per animare la discussione ed elevare il livello di competenza, per una professione sempre più all’avanguardia e altamente qualificata. Un’evoluzione necessaria per un SSN in forte cambiamento e in relazione ai nuovi bisogni di cura dei cittadini». 

Invitiamo in particolare i giovani a considerare nella loro scelta formativa-professionale anche questo bellissimo percorso di laurea in tecniche audiometriche (classe L/SNT3) abilitante alla professione sanitaria di audiometrista. Una professione in cui è un importante oltre alle competenze specifiche
avere anche una forte motivazione alla cura ,al prendersi cura, un interesse alle tecnologie ed una
apertura al lavoro in equipe a favore di tutte quelle persone fragili che si rivolgono a noi per un problema di udito ed equilibrio.

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