Intervista 29/05/2023

Formarsi per crescere: scegli una professione sanitaria

Nel mondo si vive più a lungo e con una migliore salute. Alcuni dei dati che emergono dalle statistiche a livello mondiale, indicano infatti che tra il 2000 e il 2016 l’aspettativa di vita alla nascita della popolazione è aumentata di 5,5 anni, passando da 66,5 a 72 anni, così come è cresciuta anche l’aspettativa di vita in salute, passando da 58,5 a 63,3 anni. L’aumento dell’aspettativa di vita, l’attenzione verso i più fragili unita a un tenore di vita più elevato e alla necessità di affrontare nuove malattie, hanno favorito negli ultimi decenni la crescita della spesa sanitaria e del progresso medico-scientifico. Le società che sapranno anticipare e gestire il cambiamento, migliorando la qualità e l’efficienza delle cure saranno le protagoniste del futuro prossimo. Tale scenario richiederà nuovi professionisti della salute e stimolerà la ricerca e la creazione di nuove specializzazioni.

L’Ordine dei TSRM e PSTRP (acronimo di tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione), costituito con Legge n. 3 del 2018 rappresenta una realtà unica a livello nazionale in quanto rappresenta 18 professioni articolate nelle aree tecnico sanitarie (diagnostica e assistenziale), della riabilitazione e della prevenzione.

Ne parliamo con la presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Cremona dott.ssa Stefania Simonetti.

Presidente, secondo lei i cambiamenti potranno creare nuove opportunità lavorative per le professioni sanitarie?

Assolutamente sì. I nuovi bisogni di salute espressi dagli individui, che necessitano di cure mediche e di un’assistenza sanitaria sempre più personalizzata, richiederanno professionisti sanitari altamente specializzati, qualificati e orientati ad un lavoro in equipe strutturate ed multidisciplinari.

Ritiene quindi che il vostro Ordine possa essere attrattivo per i giovani?

Assolutamente sì. L’Ordine TSRM e PSTRP è un Ordine sanitario unico nel suo genere, che rappresenta un universo professionale ampio e in continua evoluzione. L’ordine rappresenta professioni sanitarie con precise peculiarità quindi molto richieste in una sanità sempre più chiamata a risposte complesse. Il monitoraggio attento del nostro Ordine sul livello di occupazione, ci conferma l’ottima opportunità per i giovani di intraprendere carriere che garantiscono lavoro, quindi l’indipendenza e la possibilità di dare seguito ai propri progetti.

Quindi un ventaglio di opportunità ampio e diversificato?

Le professioni sanitarie trovano rilevanza e offrono sbocchi occupazionali nel sistema socio-sanitario nazionale, sia nel settore pubblico che nella sanità privata, come lavoro dipendente e libera professione. Professioni emergenti?

Alcune professioni sanitarie, seppur alcune ancora poco conosciute, esprimono però rispetto ad altre tradizionalmente più conosciute, un forte potenziale di crescita e possono offrire interessati opportunità occupazionali nei prossimi anni. Già oggi il periodo temporale tra il conseguimento della laurea e l’inserimento nel mondo del lavoro, risulta decisamente contenuto.

Quali titoli sono obbligatori per iscriversi all’Ordine professionale?

Preme evidenziare come per l’accesso ai 18 albi professionali sia oggi richiesta, come requisito minimo, una laurea sanitaria triennale. Per esercitare una delle professionisti qui rappresentate è quindi necessario conseguire la laurea e in seguito iscriversi all’Albo Professionale. L’iscrizione all’Albo è obbligatoria per tutti, sia per i lavoratori dipendenti sia per i liberi professionisti in quanto, l’esercizio di una professione sanitaria in carenza dell’iscrizione al corrispondente albo, configura un preciso reato penale: “esercizio abusivo di professione”.

Per concludere, un invito ai giovani?

Invito i giovani a pensare al proprio futuro, senza avere paura di sbagliare. La digitalizzazione, la sostenibilità, la green economy e il nuovo concetto di salute, imporranno forti cambiamenti ma certamente anche nuove opportunità. Quindi è importante saper anticipare e gestire il cambiamento.

L’applicazione anche nel settore della salute delle nuove tecnologie, delle conoscenze scientifiche e da ultimo anche dell’AI (intelligenza artificiale), richiederanno sempre nuove figure di professionisti ed a quelle oggi esistenti, specializzazioni e formazione di nuova concezione. Non da ultimo anche le nuove sfide in termini di prevenzione costituiscono già oggi un importante punto focale nella strutturazione dei sistemi sanitari degli Stati a livello mondiale (l’importanza di tale aspetto ci è stata purtroppo drammaticamente ricordata dagli effetti devastanti della recente pandemia).

Indipendentemente dalle scelte di vita che poi il singolo farà, fondamentale è che i nostri giovani inizino a porsi delle domande e cerchino di darsi delle risposte, mettendosi in gioco con coraggio e nella consapevolezza che saranno loro il futuro della nostra Sanità ed il futuro del nostro Paese.

Intervista 29/05/2023

Quotidiano “La Provincia di Cremona”